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    Rape Day: giusto ban o ipocrisia socio-commerciale?

    Vi ricordate Yandere Simulator, il gioco che ha spopolato in termini sia positivi sia negativi per le sue dinamiche grottesche?Vi ricordate Hatred, rimasto nell’occhio del ciclone per svariati mesi per via della sua violenza eccessiva?Vi ricordate Active Shooter, per il quale è stata addirittura creata una petizione per la sua rimozione dal mercato?Tutti questi titoli hanno una cosa in comune (oltre agli argomenti controversi): la rimozione dalla piattaforma di videogiochi Steam gestita dalla compagnia Valve.Alla lista di giochi destinati a questa fine, si è aggiunto anche il non ancora uscito Rape Day, un videogioco di pessimo gusto sviluppato da un team indie di nome Desk Plant. In poche parole il…